L’asimmetria mammaria, cioè la presenza di una mammella di forma e/o dimensione differente dall’altra, è una condizione molto comune nelle donne. Quando questa differenza appare molto marcata, può essere indicato un intervento di correzione chirurgica. L’asimmetria tra due mammelle può dipendere da molti fattori, e in base alle condizioni che comportano queste differenze, il chirurgo plastico sceglie la corretta tecnica chirurgica.
Nel caso in cui l’asimmetria mammaria sia causata da un volume differente tra le due mammelle, ma in presenza di una forma adeguata e simile, le tecniche più utilizzate per la correzione sono due: l’aumento volumetrico della mammella più piccola o la diminuzione della mammella più grande. Ovviamente la scelta è influenzata dal volume iniziale: è opportuno aumentare il volume della mammella più piccola se il volume della mammella più grande è adeguato alla corporatura e ai desideri della paziente, oppure occorre diminuire il volume della mammella più grande se il volume di quella più piccola è quello desiderato.
Nel caso in cui sia necessario l’aumento volumetrico di una mammella, l’intervento consiste in una mastoplastica additiva, ovviamente monolaterale (una sola mammella). Nel caso in cui sia necessaria la riduzione volumetrica di una mammella, l’intervento consiste in una mastoplastica riduttiva, anche in questo caso monolaterale.
La correzione di questo tipo di asimmetria mammaria può anche coinvolgere contemporaneamente le due mammelle, ad esempio è possibile aumentare il volume di entrambe utilizzando protesi di volume differente (maggiore per la più piccola e viceversa), oppure si possono ridurre entrambe le mammelle al fine di ottenere un volume simile per entrambe (riduzione maggiore per la più grande e riduzione minore per la più piccola).
Se invece l’asimmetria mammaria è causata da una forma differente, ma in presenza di un volume adeguato e simile, la correzione risulta spesso più complessa rispetto ai casi precedenti. I motivi per cui una mammella può apparire con una forma differente rispetto all’altra sono molteplici; frequentemente ad esempio, la causa è una malformazione che si rende palese dopo la pubertà, durante la quale una o entrambe le mammelle possono assumere forme tubulari di vario grado, fino ad arrivare alla vera e propria “mammella tuberosa”. La correzione di questa malformazione richiede il rimodellamento chirurgico, al fine di espandere il polo mammario inferiore, tipicamente ipotrofico (poco sviluppato) in questa tipologia di mammelle.
Un altro motivo di asimmetria di forma può risiedere nella ptosi (discesa) differente di un seno rispetto all’altro; in questo caso è necessaria una mastopessi, che può coinvolgere una sola mammella se quella controlaterale (lato opposto) è già nella corretta posizione, oppure può coinvolgere entrambe le mammelle se la controlaterale, in misura minore o maggiore rispetto alla prima, necessiti anch’essa di un sollevamento.
Spesso purtroppo l’asimmetria mammaria è una condizione dovuta all’insieme di vari difetti estetici che possono coesistere nella medesima mammella o in entrambe, ma con gradi differenti. Frequentemente, infatti, è necessario utilizzare varie tecniche contemporaneamente, come ad esempio la mastoplastica additiva, la riduzione mammaria, il rimodellamento ghiandolare e la mastopessi durante il medesimo intervento, al fine di ottenere un grado di simmetria ottimale. Ad esempio in un’asimmetria mammaria di forma e di volume, in cui la mammella destra è volumetricamente eccessiva e con una ptosi importante, mentre la mammella sinistra è volumetricamente deficitaria con una forma tubulare, una possibile correzione può comprendere l’utilizzo di una tecnica combinata di riduzione mammaria e mastopessi per la mammella destra ed una tecnica combinata di rimodellamento ghiandolare e mastoplastica additiva per la mammella sinistra.
Senza dubbio, nell’ambito della chirurgia del seno, la correzione delle asimmetrie mammarie rappresenta la tipologia d’intervento più complessa per il chirurgo plastico; ne consegue che l’accurata visita preoperatoria è un momento di fondamentale importanza, sia per il chirurgo per analizzare attentamente le cause dell’asimmetria, sia per la paziente per comprendere appieno le possibili alternative a disposizione.
Bisogna infine ricordare che frequentemente, nelle correzioni di asimmetria mammaria, le cicatrici differiscono tra una mammella e l’altra, poiché per uno specifico difetto è necessaria una particolare tecnica, che inevitabilmente esita in una determinata cicatrice.
In ogni caso, indipendentemente dal difetto e dalla tecnica scelta, le cicatrici saranno sempre posizionate nelle aree maggiormente occultabili e delle dimensioni minori possibili.
La somministrazione oculata di farmaci antidolorifici inizia prima dell’intervento e viene gradualmente ridotta nel periodo postoperatorio, al fine di evitare qualsiasi dolore o fastidio.
Il dott. Simone è dirigente medico presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, presso il quale, oltre a svolgere l’attività chirurgica, si dedica alla didattica ed alla ricerca scientifica, in un contesto accademico internazionale.
Il dott. Simone è dirigente medico presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, presso il quale, oltre a svolgere l’attività chirurgica, si dedica alla didattica ed alla ricerca scientifica, in un contesto accademico internazionale.